– Poesia e Salvezza –
|mostre|
Dove: Mantova – Palazzo TE
Indirizzo: Viale TE 13
Quando: dal 5 Settembre 2024 al 6 Gennaio 2025
Orari: da Martedì a Domenica dalle 10 alle 18
Biglietto ingresso: Intero € 15 | Ridotto € 11 | Ridotto speciale € 7 | Omaggio bambini fino agli 11 anni, persone con disabilità ed altre categoria | con il biglietto ingresso di Palazzo Te i visitatori potranno accedere alla mostra a Palazzo Reale a Milano con il ridotto e viceversa.
Organizzazione: Fondazione Palazzo Te
Curatore: Annie Cohen-Solal
Orario: Ora solare (novembre – marzo) lunedì 9.00-18.30 | mercoledì-domenica 9.00-18.30 | martedì chiuso | Ora legale (aprile – ottobre) | lunedì 9.00-19.30 | mercoledì-domenica 9.00-19.30 | martedì chiuso
Catalogo: sulle mostre di Mantova e di Milano, edizioni Marsilio Arte
Per info: +39 0376 323266 | 0376 365886 | biglietteriemusei@comune.mantova.it
Sito web per approfondire: https://www.centropalazzote.it/
Prodotta dalla Fondazione Palazzo Te con la collaborazione del Museo Nazionale Picasso di Parigi e della famiglia dell’artista, la mostra presenta al pubblico circa 50 opere del Maestro simbolo del Novecento, tra cui alcuni dipinti per la prima volta esposti in Italia.
Quando, nel 1900, Picasso arrivò in Francia, marchiato dalla polizia e dall’Accademia di Belle Arti come straniero, anarchico e artista avanguardista, trovò inizialmente accoglienza in un piccolo gruppo di poeti marginali.
“Che senso può avere, oggi, dedicarsi alla poesia, un’area apparentemente minore nella travolgente opera di Pablo Picasso? Come spiegare il fatto che, a partire dal 1935, la poesia divenne un altro mezzo di espressione per questo genio che, arrivato in Francia nel 1900, non parlava una sola parola di francese e, quando lo parlò, fu in modo sempre mediocre? La risposta – spiega Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra in collaborazione con Johan Popelard – va cercata nella sua fragilità di straniero in Francia, nella sua sfrenata energia creativa, nella sua empatia verso la gente più emarginata della società, vale a dire verso i poeti, e soprattutto nel suo magnifico genio politico, che gli permise di superare magistralmente gli innumerevoli ostacoli della società francese. Bistrattato dalla società per il suo approssimato approccio con la lingua d’oltre alpi. Entrato a Parigi dalla porta di servizio, trattato alla stregua di un paria, ed escluso dalle collezioni nazionali per cinquant’anni, Picasso non smise mai di intessere reti di amicizie in tutto il paese, per scegliere, nel 1955, di sistemarsi in Provincia piuttosto che nella capitale, preferendo gli artigiani agli accademici di Belle Arti, eleggendo il Mediterraneo come sua patria e costruendo liberamente la sua fama globale: una risposta sovversiva, in sintonia con la storia di Palazzo Te”.
Il tema principale è riservato alla Metamorfosi, e in particolare al rapporto tra Giulio Romano e il poema di Ovidio che ha ispirato la costruzione di Palazzo Te dal 1525 al 1535. L’esposizione fa parte dell’accordo di collaborazione stretto da Fondazione Palazzo Te, Musei Civici con il Comune di Mantova, e del Palazzo Reale con il Comune di Milano, per promuovere le due mostre dedicate a Pablo Picasso.
A partire dal 20 settembre e fino al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale, a Milano, ha in programma Picasso lo straniero, una mostra co-prodotta con Marsilio Arte. Le mostre di Mantova e di Milano – entrambe a cura di Annie Cohen-Solal, con catalogo Marsilio Arte – nascono dalla collaborazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi e presentano ai visitatori un Picasso sconosciuto.